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Quanto è difficile essere adolescente in quarantena

La conversazione tra la docente di psicologia e i due volontari di nòva sulle sfide inedite degli adolescenti di oggi

Autore: Tommaso Baldina

Data: 15/12/2020

Venerdì 11 dicembre scorso si è tenuto l'incontro virtuale "Conoscere l'adolescenza: in bilico tra bisogno di relazioni e distanziamento sociale", in collegamento online con Emanuela Confalonieri, psicologa e docente di psicologia evolutiva e dell'educazione presso l'Università Cattolica di Milano.

Guarda il video dell'evento 👇

La professoressa Emanuela Confalonieri ha interagito durante l'incontro con i due giovani interlocutori, Steve, studente di psicologia, e Luna, assistente sociale, oltre che con il pubblico da casa, intervenuto attraverso le diverse piattaforme social. Domande e sollecitazioni spesso inerenti ai dubbi e alle perplessità che la situazione di emergenza attuale ha inevitabilmente gettato su un periodo della vita dei ragazzi già di per sé caratterizzato da numerose sfide e ostacoli da superare.

I temi discussi sono stati molti e interessanti: dalla situazione di fragilità e isolamento giovanile esacerbati da questi periodi di lockdown, ai punti di forza emersi e dimostrati dagli adolescenti; il bisogno di relazione, di contatto e di costruzione d'identità dei ragazzi in un periodo in cui il distanziamento interpersonale è imposto; il ruolo dei genitori, di come questi possano riconoscere i segnali, arginare e gestire eventuali comportamenti disadattivi in cui ora rischiano più facilmente di incorrere i figli.

Infine, la discussione si è spostata sulle derivanti responsabilità che in questo periodo ha avuto la scuola e la DAD, come questa abbia anche dei risvolti positivi o possa averli in futuro.
L'incontro con la professoressa Confalonieri è il secondo proposto con al centro una riflessione e analisi del periodo adolescenziale - il primo si è tenuto il 30.10 e ha visto come ospite Alberto Pellai - ed è stata un'occasione preziosa per assumere ancora una volta il punto di vista dei più giovani, così soggetti alle incertezze di questo periodo particolare.

L'evento rientra tra le attività del progetto "Terzo tempo", iniziativa sostenuta dall'impresa sociale "Con i bambini" e che da oltre due anni pone al centro della sfida educativa territoriale il contrasto delle povertà educative, attraverso percorsi di partecipazione giovanile e coinvolgimento negli spazi sociali e culturali della città.

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