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Per non limitarci a sopravvivere

Workshop, call, incontri e supporto allo studio. Le prime risposte dell'ecosistema sociale di nòva alla quarantena.

Autore: Staff

Data: 19/04/2020

Mai come in questi giorni ognuno di noi è chiamato a restare sveglio, reattivo e a trovare soluzioni di "contagio" positivo, di conoscenza, idee e progetti.
Uno dei tratti più sorprendenti di questa quarantena e della reazione pronta di tanti centri culturali di vario tipo è proprio la disponibilità a diffondere conoscenza e pratiche in modo gratuito e accessibile. Non si contano infatti i corsi, i webinar, gli approfondimenti e i live streaming che ogni giorno popolano i newsfeed dei nostri social e ci intrattengono con le proposte più varie.

Anche la squadra di nòva sta provando a fare la propria parte per stare affianco alle persone che hanno più bisogno di supporto e per attivare iniziative di creazione ed espressione, anche da casa propria.
In quest'ottica continua l'incessante lavoro di supporto allo studio, coordinato dall'Educativa territoriale del Comune di Novara e dall'associazione OrientaMente, in collaborazione con gli educatori professionali della Cooperativa sociale Elios. Un intervento reso possibile da oltre 25 tutor tra educatori, peer educator, studenti e volontari (a proposito, se hai del tempo da mettere a disposizione e vuoi candidarti per "adottare uno studente" → candidati qui ) e partner di vario tipo, come i consorzi Scuola Comunità Impresa e TOP-IX, che ci hanno aiutato a reperire e configurare oltre 25 tablet per i ragazzi che non dispongono degli strumenti tecnologici necessari per far fronte alla didattica a distanza.
Il supporto allo studio si affianca inoltre allo sportello di ascolto psicologico rivolto agli adolescenti, attivo tutti i giorni e curato da un'equipe di psicologi. Per prendere appuntamento basta inviare una mail a studio@casermapassalacqua.it

Un supporto è offerto anche poi ai genitori di figli adolescenti, che come tanti si trovano a dover fare i conti non solo con un lavoro in molti casi smaterializzato nel tempo e negli spazi, ma anche con relazioni tra le mura domestiche spesso difficili e "stressate" dalle limitazioni imposte dal lockdown. A loro è stato rivolto un triplice appuntamento di confronto insieme alla psicologa e psicoterapeuta Anna Sironi.
Il terzo e ultimo appuntamento si terrà giovedì 23 aprile alle ore 18.00.

Non sappiamo poi come vada a voi, ma molti di coloro che speravano di ricavare da questo contingentamento forzato almeno il tempo perso per letture, hobby e creazioni la quarantena ha regalato un'amara sorpresa: questo tempo sembra non esistere, è molto difficile concentrarsi e ancor di più rilassarsi. E forse in questo possiamo trovare una consapevolezza in più di quanto siano importanti gli altri nei nostri percorsi di crescita personale e nella scoperta di nuove passioni e desideri.

Ed è per cercare di alimentare anche il nostro mondo interiore che l'associazione Oltre le quinte ha deciso di lanciare una call e un percorso di ricerca del proprio personale "Stato di grazia". Un'iniziativa che segue la prima fase del progetto e che a ottobre portò oltre 600 visitatori a osservare le 19 opere fotografiche realizzate da Silvia Pastore sotto la guida autoriale di Francesca Cola.
Per prendere parte a questo innovativo percorso espressivo di comunità → iscriviti qui.

E infine, per prenderla un po' più in leggerezza, ci siamo anche chiesti se fosse possibile creare una traccia musicale a partire dai suoni del mondo che ci circonda, usando solo un telefono?
Molti musicisti (veri e wannabe) sono da giorni confinati in casa, magari in spazi angusti e senza la possibilità di poter esprimere il proprio estro artistico a pieno volume. Fare musica e farla divertendosi, può essere un ottimo modo per sopravvivere alla noia e alla ripetitività quotidiana, dando voce alla nostra espressività e agli oggetti che ci circondano.
Così nasce il corso "Musica in quarantena. Workshop di campionamento domestico" e la sfida a comporre la musica della nostra quarantena.

Queste sono solo alcune delle idee hanno iniziato a frullare a nòva dal minuto 1 della quarantena. Niente di particolarmente risolutivo in quella che rischia di essere una delle peggiori crisi sociali, sanitarie ed economiche degli ultimi decenni, ma è qualcosa. Un'occasione e uno scopo.
Resta aperto l'invito a tutta la nostra comunità a farci pervenire nuove idee e proposte da poter realizzare insieme.
Se ne usciremo avendo imparato qualcosa in più su noi stessi e sul nostro lavoro, avendo allenato lo sguardo ad un domani così incerto, non ci saremo limitati a sopravvivere.

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